Altimetria del Monte San Vicino da Matelica
La salita del Monte San Vicino da Matelica è una delle più belle e panoramiche dell’intera Regione Marche. Sono quasi 13 chilometri, con tratti impegnativi che arrivano al 15% di pendenza, ma per quasi tutta l’ascesa avremo sempre qualcosa da osservare ed ammirare, che allevierà la nostra fatica. I bellissimi colori dei prati e degli alberi, il caratteristico borgo di Braccano, la grandiosa vista sulla valle dell’Esino. Indubbiamente la migliore scalata da fare in una bella giornata d’Autunno.
Tabella riassuntiva | |
Lunghezza | 12,9 km |
Aumento di quota | 873 m |
Perdita di quota | 0 m |
Quota minima | 340 m |
Quota massima | 1213 m |
Pendenza media | 6,8% |
Pendenza massima | 15% |
Parto dalla bella cittadina di Matelica. I primi 3,5 km sono abbastanza dolci, con solo una piccola rampa al 10%. Questo consente di riscaldare per bene i muscoli prima di affrontare la salita vera, che tra poco arriverà. Giungo così al borgo di Braccano, ultimo centro abitato presente prima del GPM. E’ conosciuto come “il paese dei murales” e capisco subito il perché. Sulla destra appare un lupo che occupa quasi l’intera parete di una casa. Successivamente vedo altri bellissimi disegni e decorazioni. Non mi fermo per non interrompere la scalata, ma progetto di tornare a visitare il borgo con la famiglia e passo oltre.
Subito dopo si inizia a fare sul serio e la pendenza si manterrà su valori da “salita vera” quasi fino alla cima. La strada si inerpica con bei tornanti su per il versante della montagna. Gli alberi non sono molti, ma siamo in Autunno e i colori esplodono nella loro bellezza. La vista si apre sempre di più sulla valle dell’Esino. All’orizzonte si distinguono chiaramente gli altri “paradisi” del Monte Cucco e del Monte Catria. Il fondo stradale è ottimo e nel silenzio totale non è raro avvistare cavalli e mucche che pascolano tranquilli presso i prati verdi.
La strada sale sempre di più, siamo al 13% e appare una scritta sull’asfalto: “dai che spiana”. Qualcosa mi dice di non crederci. Infatti il peggio deve ancora venire. Un tratto di circa un chilometro con pendenza sempre a doppia cifra e punta al 15%. Arriviamo al bivio per Elcito e resisto alla tentazione di girare a destra per andare a visitare il bellissimo borgo; sarà per un’altra volta, oggi c’è il San Vicino e il valico non è lontano.
La pendenza si addolcisce. La strada spiana gradualmente finché diventa un bel tratto pianeggiante tra i prati verdi. Arrivo al valico quasi senza accorgermene. La sensazione di pace e tranquillità è meravigliosa. Il silenzio è totale. Le mucche pascolano tranquille in mezzo ai prati. Mi fermo e rimango un po’ a contemplare il paesaggio e godermi il momento dopo la fatica fatta per arrivare in questo luogo magico.
Ho proposto un itinerario che comprende questa bellissima salita in Terre del Verdicchio. La scalata del Monte San Vicino.
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Il versante di Elcito in autunno forse è anche più carino, almeno per il tratto tra gli alberi prima di Canfaito. Purtroppo da quella parte l’asfalto è quello che è (inoltre ho notato che la domenica mattina in autunno diventa praticamente un’autostrada visto quanta gente sale in auto a Canfaito)
Sono d’accordo con te. Quello è un versante bellissimo, anche perché si passa accanto al meraviglioso borgo di Elcito. Ricordo ancora lo stupore del gruppo di romagnoli con cui mi sono trovato ad affrontare la salita durante la Granfondo Michele Scarponi. Prossimamente pubblicherò un itinerario con la salita in questione. Buone pedalate!