Force e le strade dei ramai
Il borgo di Force e le sue stradine dimenticate presso l’alta valle dell’Aso. Un itinerario su asfalto e breccia, con scorci suggestivi, viste mozzafiato e tanto silenzio. Boschi e campi coltivati, fossi e crinali, ascese pedalabili e rampe severe, il tutto sempre al cospetto dei Sibillini, delle colline e del mare in lontananza.
Tabella riassuntiva del percorso | |
Lunghezza | 58,9 km |
Aumento di quota stimato che significa? | 1.550 m |
Quota minima | 300 m |
Quota massima | 786 m |
Pendenza massima | 16% |
Tabella chilometrica | tabella |
Traccia gpx tutorial | download |
Salite principali | |
Comunanza Frazione Gesso da SP237 | altimetria |
Comunanza Contrada San Claudio da SP96 | altimetria |
Montefalcone Appennino da Contrada Marulla | altimetria |
Force Contrada Fonte Vecchia da San Vincenzo | altimetria |
Force Monte la Torre da Contrade Pallone, Bolognano e S. Taddeo | altimetria |
Force è un borgo del Piceno situato a circa 700 metri sul crinale tra le valli dell’Aso e del Tesino. Il viaggiatore, avvicinandosi, noterebbe subito la posizione eccezionalmente panoramica. A ovest l’intera catena dei Sibillini fa bella mostra di sé, particolarmente nei momenti magici dell’alba, quando si colorano di un rosa caratteristico, e del tramonto, quando fanno da cornice scura al rosso acceso del sole che muore. Verso est la vista sulle colline e il mare sullo sfondo. A sud i calanchi del Monte Ascensione, mentre la vista a settentrione è caratterizzata dalla meravigliosa rupe di Montefalcone Appennino.
Lo stesso viaggiatore, arrivando alle porte del paese, verrebbe attratto da un cartello che recita “Force, Città dei ramai”. Da diverse centinaia di anni infatti i forcesi sono conosciuti come abili artigiani del rame. Gran parte degli oggetti ad uso domestico di rame, come le conche (recipienti per trasportare l’acqua), o gli alambicchi, detti tamburlà, necessari per la produzione del mistrà, sono stati forgiati dai callarà (calderai) di Force. Naturalmente questi artigiani si sono interessati anche ai più svariati oggetti ornamentali, di cui le case qui sono piene. Da non perdere, per chi è interessato all’argomento, la manifestazione Antichi sapori, che si svolge ogni anno nel tardo mese di Agosto, durante la quale gli artigiani rimasti aprono le loro botteghe per esporre e vendere i loro pezzi unici.
I ramai di Force nel passato si recavano in altri paesi dove vendevano i propri manufatti durante i mercati e le fiere. Si ritrovavano così a fronteggiare gli acquirenti operando come una comunità unita, tanto che avevano sviluppato un vero e proprio linguaggio segreto: il baccagliamento. Anche se quella lingua antica non è più parlata da nessuno potrà capitare che durante le feste di paese qualcuno vi offra lu refu majuiliscu e serpecieche co lu frizzu. Non spaventatevi! Si tratta del panino con formaggio e alici accompagnato da vino e gassosa.
In questo itinerario percorreremo stradine ormai quasi dimenticate che mi piace pensare fossero le vie preferenziali di questi artigiani e mercanti di altri tempi. Consiglio però un giro del centro storico, sempre suggestivo, anche se provato dagli eventi sismici del 2016 e in parte non più agibile. Partiamo da via Roma e affrontiamo la bella discesa verso il fiume Aso della Contrada Villa Pera. Poco prima di arrivare alla strada provinciale Valdaso, prendiamo a sinistra per affrontare la prima fatica della giornata, l’ascesa alla frazione Gesso di Comunanza.
La salita è tutta asfaltata, anche se a volte il fondo risulta discretamente rovinato, e non fa sconti. Inizia con un tratto poco più lungo di un chilometro che non scende mai sotto a 10%, particolarmente impegnativo sotto il sole estivo. In seguito la pendenza diventa molto più agevole, fino a una piccola rampetta al 10% che annuncia il GPM.
La strada diventa pianeggiante e ci godiamo appieno il silenzio, visto che difficilmente incontreremo auto qui. Finisce l’asfalto e ci si inoltra su una strada brecciata dentro al bosco. La discesa su strada bianca è piacevole e suggestiva. Arriviamo all’asfalto della SP187 ed entriamo nel centro abitato di Comunanza. Attraversiamo la SP237 e affrontiamo una severa rampa che ci porta in Via Cavour, dove prendiamo la durissima salita di San Claudio.
La strada diventa presto brecciata e, subito dopo un tornante in prossimità di una fonte, la pendenza schizza al 16%, rimanendo su cifre simili per poco più di 400 metri. Poi, dopo qualche metro di respiro, si stabilizza intorno al 10% fino al GPM.
Iniziamo a scendere e la vista si apre fino ad Amandola. Poco prima di arrivare al borgo di Turano, dopo una piccola rampa al 9%, la breccia cede il posto all’asfalto. Ci fermiamo a riempire la borraccia alla fontana e ripartiamo per scendere lungo la SP237 ancora verso Comunanza.
La discesa è tranquillissima e consente il necessario recupero tra la fatica fatta e un’altra che sta arrivando. Infatti, dopo Comunanza, subito dopo il ponte sul Fosso Velloca, prendiamo la strada bianca a sinistra, che ci conduce alla salita di Contrada Marulla per Montefalcone Appennino.
Sono quasi 5 chilometri con pendenza media del 7,1%. Il tratto più duro è quello iniziale, dove si raggiunge il 14%. La strada brecciata si inoltra nel bosco e l’ombra con la sua frescura allevia la fatica. Poi raggiungiamo l’asfalto. Inizialmente la pendenza si mantiene elevata, poi cala vistosamente, permettendoci di ammirare il panorama che si apre sempre di più. Davanti sulla destra la suggestiva e caratteristica rupe di Montefalcone, alle nostre spalle il colle di Force e il Monte Ascensione.
Arriviamo alla SP50 e la vista si apre sulla sinistra verso i Sibillini. Si continua a salire dolcemente verso Montefalcone dove, subito dopo la piccola galleria, troviamo il GPM. A questo punto dovremmo scendere ancora verso il Fiume Aso per risalire verso Force, ma prima è il caso di fare un giretto nel centro storico di Montefalcone. Questo itinerario, con la traccia allegata, prevede un passaggio tra i suoi vicoli e le sue stradine. Il GPS potrebbe avere difficoltà, ma non abbiate paura di perdervi. Il borgo è piccolo e ritroverete tranquillamente la strada principale, magari dopo aver fatto una piccola sosta al forno del paese.
Iniziamo la bella discesa lungo la SP49, la strada verso Santa Vittoria in Matenano, e dopo circa tre chilometri molto panoramici prendiamo a destra per Contrada Vignola, che ci regala scorci meravigliosi della rupe vista da sotto. Arriviamo in prossimità del fondo valle e, dopo un piccolo tratto sulla SP238 verso Ovest, ci buttiamo in una stradina sulla sinistra che presto inizia a salire di nuovo verso Force. Questa è la salita di San Vincenzo.
Il primo tratto, di circa 2,5 km, fino alla piccola chiesetta di San Vincenzo è brecciato, con qualche tratto di asfalto sconnesso. La pendenza sale spesso a valori abbondantemente sopra il 10%. La rupe di Force e il suo centro storico ci guardano dall’alto. Dopo la chiesa c’è una discesetta. Inizia l’asfalto e la pendenza sale al suo valore massimo: 16%. Sono quasi 500 metri interminabili fino al GPM presso la caratteristica Fonte Vecchia.
A questo punto scendiamo di nuovo verso l’Aso, attraverso la frazione di Montecchio. La discesa è lunga circa 7 chilometri, a volte tecnica, molto panoramica, sicuramente riposante dopo le fatiche precedenti. Un piccolo tratto di SP238 e giriamo a destra in Contrada Pallone. La strada è asfaltata ma silenziosa. La pendenza è piacevole e non supera il 5%. Dopo circa due chilometri e mezzo prendiamo una strada bianca sulla sinistra ed iniziamo l’ultima salita verso Force: Contrada Bolognano.
La pendenza aumenta un po’, ma non è mai proibitiva, anche se troviamo un paio di rampe a doppia cifra. Nel complesso l’ascesa risulta piacevole, anche perché il panorama è decisamente bello, con il colle di Force a destra e i campi e i calanchi sulla sinistra. Tra il terzo e il quarto chilometro, dopo un paio di tornanti, entriamo in Contrada San Taddeo e la strada spiana decisamente e possiamo goderci appieno la vista sul colle di Force sulla destra.
Una piccola rampa al 16% presso una casa e si ritorna su asfalto. Continuiamo a salire con pendenze dolci fino alla SP93 e poi al GPM di Monte La Torre. Non ci resta che scendere di nuovo verso il borgo di Force, che viene annunciato ancora dal cartello “Città dei ramai” e andare a recuperare con la cucina tipica presso la trattoria del paese.
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Grandioso lavoro divulgativo,grande pedalare con lentezza,un grazie sentito e un forte stimolo ad approfondire.
Grazie Agostino.
Ci incontreremo su queste strade prima o poi!
Aspettami Agossss
Tutti a Force appena potremo!
Un sito stupendo per chi piace pedalare in questo posto ciclisticamente notevole ! Lavoro eccellente !
Grazie Claudio. L’obiettivo è far conoscere il nostro territorio, vero paradiso del cicloturismo.
Complimenti e grazie per quello che fate.
Felici di poterVi ospitare presso l’Agriturismo
SAECULA NATURAL VILLAGE EXPERIENCE – Force AP
Magari ci vediamo un giorno!