Per editare le tracce gpx utilizzo il programma Garmin basecamp.

Il file da scaricare comprende, oltre la traccia vera e propria da seguire, anche delle informazioni utili, costituite dai waypoint, o punti di interesse.

Lo schema è il seguente:

  • Fontane. Dicitura: water; es. water 1; il numero si riferisce al mio database.
  • Pericolo. Dicitura: DANGER. In genere si riferisce alle condizioni del manto stradale che possono essere pericolose.
  • Rampa isolata. Dicitura: valore percentuale+ grad; es. 10% grad vuol dire rampa di pendenza 10%.
  • Inizio salita. Dicitura UP+lunghezza salita+valore pendenza media percentuale+av+valore pendenza percentuale massimo+max. Es. UP 6,3 km 7,2% av 13% max vuol dire salita lunga 6,3 km, con pendenza media 7,2% e pendenza massima 13%.
  • Punto più alto. Dicitura GPM+nome. Es. GPM Montemonaco.

Ovviamente occorre ricordare sempre che una traccia gpx non può sostituire il buon senso e la prudenza che dovrebbero sempre far parte dell’approccio a un percorso su strade aperte. I pericoli sono sempre dietro la curva e a volte sono imprevedibili, anche perché le cose cambiano, anche a causa delle condizioni climatiche. La traccia e i punti di interesse rappresentano solo un aiuto per chi non conosce le strade, ma niente di più.


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