Da Pedaso a Montalto. La valle dell’Aso silenziosa

 In Itinerari gravel

Un itinerario decisamente impegnativo, che attraverso asfalto poco trafficato, sterrati di campagna e strade bianche, ci porterà dalla costa di Pedaso fino al territorio collinare di Montalto delle Marche e le sue frazioni, passando per diversi borghi medioevali caratteristici dei crinali della Valle dell’Aso, che durante questo giro apparirà del tutto “silenziosa” e tranquilla, in contrasto con il traffico della sua strada principale di fondo valle, che affronteremo solo per un chilometro. Affronteremo diverse salite corte ma molto impegnative, con rampe che diventeranno veri e propri muri, man mano che la fatica si accumulerà nelle gambe. Ogni variante però potrà sempre essere saltata, seguendo la strada principale e portando comunque a termine il giro..

 

 

Tabella riassuntiva del percorso
Lunghezza 78,7  km
Aumento di quota stimato    che significa? 1850 m
Quota minima 2 m
Quota massima 522 m
Pendenza massima 22%
Tabella chilometrica  tabella
Traccia gpx      tutorial download
Salite principali  
C.da Montecantino dalla SS16  altimetria
C.da Case Rosse dalla Valmenocchia   altimetria
C.da Maliscia dal Rio Retemura  altimetria
Porchia dal Rio Retemura  altimetria
C.da Agelli dalla SP238 Valdaso  altimetria

pedaso montalto profilo altimetrico

 

Partenza dal centro di Pedaso, bella località di villeggiatura sul Mare Adriatico. Qui le colline si elevano a ridosso della costa, per cui si può iniziare a salire praticamente dal mare. Ci scaldiamo con 5 chilometri di Statale 16 Adriatica, che in questa zona è sufficientemente larga per non essere pericolosa. Presso Marina di Massignano giriamo a destra per affrontare la prima fatica della giornata: la salita della Contrada Montecantino.

altimetria-salita-montecantino-ss16 L’ascesa è subito dura, al 12-13%. La strada è stretta e dissestata. Si passa tra gli ulivi e poi nel mezzo di un vivaio, mentre la pendenza si fa sempre più severa. A un certo punto finisce l’asfalto e inizia la strada bianca. Il silenzio è totale, rotto a volte solo da qualche cane che abbaia. Un’asperità al 18% e arriva il GPM. Non ci si rilassa per molto. Una breve discesa sempre brecciata e poi ancora salita, questa volta su asfalto. Sulla destra compare il Lago artificiale con la diga di Rio Canale.

contrada montecantino di massignano

Si inizia a salire tra i vivai in Contrada Montecantino

diga di rio canale massignano

La vista sulla diga di Rio Canale

Poco prima dell’incrocio della Contrada Marezi di Massignano prendiamo una stradina sterrata di campagna sulla destra. Abbiamo solo una piccola rampa impegnativa all’inizio, poi ci possiamo godere il manto erboso e la vista sulle colline circostanti e sul borgo di Massignano, che ci accompagna sulla sinistra.

contrada marezi di massignano

Prendiamo una bellissima stradina sterrata nella campagna di Contrada Marezi a Massignano

contrada marezi di massignano

Passaggio nella campagna della Contrada Marezi di Massignano

Con un po’ di attenzione affrontiamo la discesetta che ci riporta sulla strada principale, che lasciamo subito per affrontare la salita di Contrada Fonte Trufo, che ci porterà fino al bellissimo borgo di Montefiore dell’Aso. Dopo il GPM affrontiamo prima una discesa riposante e poi un tratto misto di crinale che comprende anche la Chiesa di Santa Maria della Fede, dove possiamo riempire la borraccia alla fontana.

montefiore da massignano

Montefiore dell’Aso appare sulla destra arrivando da Massignano

Scendiamo per la Contrada Menocchia, asfaltata prima, brecciata nel tratto finale, e arriviamo al fondo della Valle del Torrente omonimo, che abbiamo gia percorso in La Val Menocchia. Il luogo che non ti aspetti…. Torniamo indietro per circa un chilometro ed iniziamo la bella salita di Case Rosse. Il primo segmento è asfaltato, ma molto poco trafficato. La stradina è stretta, alberata, l’asfalto sporco, con un letto di foglie secche. L’ascesa è piacevole, con pendenze intorno al 8-9%. Presso Case Rosse affrontiamo un paio di tornanti e la pendenza aumenta considerevolmente, fino ad arrivare al 16% presso un tratto con fondo di cemento. Incontriamo un altro gruppo di case e prendiamo la brecciata a destra, che risulta piacevole e panoramica fino al GPM Galieni.

altimetria-salita-case-rosse-menocchia

La brecciata prima dello svalico presso Case Galieni

La brecciata prima dello svalico presso Case Galieni

Vista presso lo svalico di Case Galieni

Vista presso lo svalico di Case Galieni

La discesa brecciata e sterrata, che passa accanto all’agriturismo C’era una volta, è facile e bella, con tornanti e una pendenza mai impegnativa. Ci ritroviamo sulla SP22, che dalla Zona artigianale Valmenocchia porta a Cossignano. La lasciamo però subito per affrontare l’ascesa alla Contrada Maliscia di Montalto delle Marche.

altimetria-salita-maliscia-retemura Il primo chilometro è brecciato e molto duro, con pendenza media vicina al 10%. La prima rampa di circa 600 metri presenta pendenze sempre a doppia cifra. Poi la salita si fa più dolce fino all’inizio del tratto asfaltato, quando si ricomincia a faticare, ma non come nella prima parte. Un chilometro di crinale, durante il quale tiriamo un po’ il fiato, e ci buttiamo nella discesa sterrata verso il Rio di Retemura, sempre nel territorio di Montalto.

La discesa è inquietante, con qualche tornante che percorriamo cautamente con il dispiacere di perdere la quota precedentemente guadagnata con tanta fatica. Ci avviciniamo sempre di più al fondo della valle, che diventa sempre più stretta e opprimente. A un certo punto vediamo il Rio, che scorre a pochi metri da noi. Finisce la discesa e inesorabile si presenta la salita che ci riporterà in prossimità di Porchia.

altimetria-salita-porchia-retemura Il primo tratto è piacevole e non annuncia minimamente l’inferno che sta arrivando. Presso una villa svoltiamo a destra e affrontiamo una rampa al 18%. E’ solo il preludio. La vera fatica arriva dopo, quando in circa 600 metri andiamo a guadagnare più di 80 metri di quota, con rampe che arrivano al 22%. In qualche modo arriviamo alla strada asfaltata. Qui possiamo decidere di riposarci un attimo e visitare il bellissimo borgo medioevale di Porchia, frazione di Montalto delle Marche. Con l’occasione possiamo riempire la borraccia alla fontana del paese.

Il bellissimo borgo di Porchia

Il bellissimo borgo di Porchia

Proseguiamo per Montalto. Il borgo appare imponente davanti a noi sulla destra. La salita non è impegnativa e dopo il GPM (e magari una sosta al bar) possiamo tirare il fiato nella riposante e bella discesa lungo il crinale. Al bivio per Ortezzano proseguiamo per Carassai, attraverso un tratto di strada molto poco trafficata, dove non dovremmo perdere una breve sosta presso la suggestiva Rocca Montevarmine, che ha senza dubbio conosciuto giorni migliori, ma che ha sempre un suo fascino particolare.

rocca montevarmine

La caratteristica Rocca di Montevarmine

Il borgo di Carassai

Il borgo di Carassai

Poco prima di Carassai prendiamo a sinistra e scendiamo a Valmir di Petritoli, dove, dopo circa un chilometro lungo la SP238 Valdaso, affrontiamo l’ultima grande fatica: l’ascesa verso Contrada Agelli.

altimetria-salita-agelli-valdaso Anche qui un misto di asfalto e strada bianca. Il cartello in basso indica 15%, ma inganna, in quanto le prime rampe arrivano oltre il 20%. Le ruote sembrano ferme e la fatica è grande. Prendiamo fiato nel primo segmento brecciato, ma non è ancora finita. Le ultime rampe di strada bianca, prima di riprendere la strada principale, infatti tornano vicine al 20% e le gambe invocano pietà. Si svalica e il borgo di Petritoli ci accoglie con le sue fontane e i suoi bar.

Arriviamo a Petritoli dalla Contrada Agelli

Arriviamo a Petritoli dalla Contrada Agelli

Il crinale che ci porta sotto Monterubbiano, affrontato in La valle del Tenna e la salita di San Procolo, è relativamente riposante e molto panoramico. Panoramica è anche la breve salita con cui svalichiamo presso il borgo di Moresco, che sicuramente merita una visita. Scendiamo presso la Chiesa di Santa Maria dell’Olmo e subito dopo prendiamo la brecciata a sinistra, che abbiamo percorso in salita in I borghi fermani e le strade bianche.

moresco

Il centro storico del bellissimo borgo di Moresco

Una piccola salita brecciata con rampa al 17% ci riporta sulla strada principale, dove continuiamo a scendere verso Altidona. Prima di arrivare al paese deviamo sulla destra per prendere una bella strada bianca presso Contrada Trocella. Scendiamo dolcemente verso il mare che si staglia davanti a noi. Dopo poco la strada diventa asfaltata e la nostra giornata sembra volgere al termine. All’incrocio con Contrada Svarchi potremmo prendere a destra e scendere velocemente a Pedaso, ma proseguiamo diritti per l’ultima strada alternativa. Una rampa sterrata al 15% in Contrada Croce ci porta fino a un punto panoramico da cui possiamo godere della vista del mare e di Pedaso.

pedaso

La vista presso lo svalico di Case Antonini, con Pedaso e il mare sotto di noi

La discesa è tecnica, con fondo brecciato grossolano, pendenza notevole e tornanti. In un chilometro e mezzo scendiamo di quasi 150 metri e arriviamo alle porte di Pedaso. Percorriamo l’ultimo tratto pianeggiante e torniamo così al punto di partenza.

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