Altimetria della salita di San Gregorio

 In Altimetrie

Una delle salite più dure dell’intera regione Marche, San Gregorio di Acquasanta Terme dalla Strada Salaria Vecchia. Tutti la conoscono come la salita di Cervara. Siamo nell’area dei Monti della Laga, al confine tra Marche e Abruzzo. Una strada poco trafficata, quindi “silenziosa”, e spettacolare per i suoi panorami. La fatica sarà grande, altrettanto grande la soddisfazione nel portarla a termine.

 

Tabella riassuntiva
Lunghezza 10,69 km
Aumento di quota  790 m
Perdita di quota 2 m
Quota minima 242 m
Quota massima 1030 m
Pendenza media 7,4%
Pendenza massima 15%

 

Siamo sulla SP207, la Vecchia Salaria, un tempo molto transitata, poi, in seguito alla realizzazione della superstrada, diventata una sorta di via preferenziale per tutti i ciclisti della vicina Ascoli Piceno. Il rumore delle auto che sfrecciano veloci pochi metri sopra di noi sembra lontano mentre attraversiamo piccoli borghi oramai silenziosi e tranquilli. Un cartello richiama la nostra attenzione. San Gregorio, Cervara, Colloto… Nomi che evocano in qualsiasi ciclista ascolano fatica, sudore, muscoli allo spasimo, gambe che fanno male e denti che si serrano.

salaria bivio per cervara

Il bivio per Cervara dalla Salaria vecchia

altimetria salita cervara Dopo il ponte sul Fiume Tronto inizia la salita. Fin da subito non si fanno sconti. I primi tre chilometri presentano una pendenza media superiore al 10%. In particolare, il tratto più duro inizia con un terribile tornante presso il borgo di Lisciano. Curve strette e pendenza paurosa. La strada si inerpica sul versante, schivando le piccole case appollaiate. In diverse occasioni la pendenza raggiunge valori intorno al 14%, ma anche al 15%, in una serie che sembra non finire più.

tornante salita cervara presso lisciano

Il tornante presso Lisciano dove inizia il tratto più duro per Cervara

Poi il primo tratto duro finisce e la vista si apre sugli spettacolari Monti della Laga. La strada stretta tagliata nell’arenaria assume l’aspetto di una terrazza e ci sentiamo privilegiati nel poter godere di un simile panorama senza essere disturbati dal rumore di alcun motore. Presso Colloto la pendenza sembra addolcirsi e possiamo anche fare una sosta con la scusa di riempire la borraccia presso la fontana sotto la strada. Ma è solo un attimo di respiro. Presto si ritorna alle aspre pendenze a doppia cifra dei tornanti che ci portano in vista di Cervara.

strada per colloto

Prima di Colloto la strada diventa una terrazza tagliata nella roccia arenaria

Colloto basket

Colloto basket

colloto

Il borgo di Colloto

Dopo il borgo di Cervara la vista si apre anche sulla destra con i Sibillini, in primo piano il Vettore con la strada di Forca di Presta e dietro la Sibilla. Particolarmente duro è il tratto che inizia al km 7,7. Un lungo rettilineo, di quasi un chilometro, con pendenza costante superiore al 10%. Poi la strada spiana. Ci ritroviamo sul crinale, con il panorama che si apre su entrambi i lati. Pedaliamo in mezzo ai prati verdi, respiriamo e ci godiamo la strada fino al piccolo e caratteristico San Gregorio. Lo svalico vero e proprio è un po’ più avanti e arriva in modo quasi impercettibile. I muscoli finalmente si rilassano e possiamo goderci la meritata discesa.

cervara

Arrivando a Cervara

strada dopo cervara

La strada spiana dopo i tornanti di Cervara

sibillini da cervara

I Sibillini parzialmente coperti dalle nuvole da Cervara

discesa san gregorio

La discesa da San Gregorio verso Poggio

Ho suggerito un itinerario, abbastanza impegnativo e molto panoramico, durante il quale affrontare questa meravigliosa salita, in La salita di Cervara e i Monti della Laga.

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Showing 2 comments
  • Gigi
    Rispondi

    Eccezionale Fabio bravo!!!! Gigi Baiocchi un bacione a Santiago

    • Fabio Marziali
      Rispondi

      Grazie Luigino
      Dai che prima o poi la facciamo insieme

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